La chiesa di San Francesco da Paola fu costruita nei primi anni del 1500 circa, grazie anche alla cospicua donazione fatta da Bernardino I Sanseverino, terzo principe di Bisignano; la chiesa si trova in contrada Maria di Coraca, esattamente nella terza cappella a sinistra è custodita l’immagine della Santa, realizzata in pietra tufacea e risalente al XV secolo. Secondo la storia si trova nei pressi della chiesa un antico oratorio appartenente ai Sanseverino e fino al 1630 è documentato da un’opera posta sull’altare maggiore.

All’esterno si osservano marmi bianchi e una torre campanaria di stile romanico-bizantino mentre all’interno sono seppelliti vari principi di Bisignano come Luigi Sanseverino e la moglie Cornelia Capece-Galeota; vi si trovano anche le spoglie del Beato Francesco Maria Greco.

Numerose le opere d’arte che originariamente ornavano l’interno della chiesa, oggi conservate al Museo Civico. Tra le opere ancora presenti nella struttura sono da menzionare gli affreschi narranti i Miracoli di San Francesco di Paola (Miracolo dello Stretto di Messina, Miracolo del bambino deforme e cieco, Miracolo delle monete alla corte del Re Ferrante, San Francesco in gloria con Madonna, Bambino e Charitas, Trinità e San Michele che spinge negli inferi i demoni e Beatitudini), realizzati da Genesio Galtieri (noto dal 1768 al 1810) e le tre tele raffiguranti l’Annunciazione, l’Adorazione dei Pastori e l’Adorazione dei Magi, sempre dello stesso  autore. Inoltre, sono custoditi alcune sculture del santo di Paola, una bellissima scultura in legno dell’Ecce Homo e un gruppo di dipinti, conservati in sagrestia, raffiguranti: la Madonna con Bambino fra i Santi Lucia e Nicola da Tolentino (attribuita a Giovan Battista Rossi), l’Immacolata fra Francesco da Paola e Francesco di Sales, il Compianto sul Cristo morto di Matteo Sicara e la Sacra Famiglia con Sant’Anna e San Gioacchino, tutti del XVIII secolo. Infine nella zona absidale il coro ligneo del 1775.

La chiesa fu distrutta una prima volta dal terremoto nel 1638, ricostruita nel 1669 ma subì altri interventi dopo i terremoti dei secoli successivi. Del convento annesso alla chiesa si sa che venne ricostruito in stile tardo-barocco nel XVII secolo, ad oggi sono visibili sul retro della chiesa i resti del chiostro in stile romanico-rinascimentale con al centro il pozzo. Il portale finemente lavorato, è realizzato in pietra, su cui è presente la scritta in latino: Portam hanc fieri fecit Scipio Longo.

All’interno della chiesa troviamo la statua di San Francesco, posta sopra l’altare maggiore, il 28 settembre 1788, dal Seggio di Nobiltà venne fatta realizzare una statua lignea del santo protettore, costruita con ottimo legno e decisamente più leggera di quella precedente, per facilitarne il trasporto in processione.

Un bastone d’argento orna la statua, questo fu fatto fondere a Napoli da Pasquale Barone; la leggenda narra che quest’ultimo l’abbia donata per devozione e ringraziamento al santo Francesco per avergli salvato la vita molti anni prima a causa di una profonda ferita alla mano avuta dopo un duello; la memoria locale tramanda la storia che il gentiluomo fu coinvolto nello scontro per conquistare la mano di una fanciulla partenopea.