Come gli altri rioni, anche San Simone si estende sotto la collina del Castello. E’ uno dei quartieri di “levante”, come lo definisce Pagano, e deve il suo nome alla chiesa di San Simone. Nel suo circondario era ubicato un complesso monastico francescano d Santa Maria dele Grazie, nei pressi del quale c’era una “fontana della buona acqua di Portarello”. L’intera zona era ricca di acqua, come si legge nelle pagine di Pagano: “una vena di acqua, detta Fontanella, spiccia nel monte della Motta in un luogo molto eminente e cretoso, e scorre sopra il quartiere di San Simone.”

Le chiese di San Nicola e San Simone, ricordate nella Platea di Ruffino, non ne rimane traccia. Il rione confina con Piazza, Giudecca, Santa Croce e San Pietro.

Colore: celeste

Araldica e simbologia: Arma bipartita diagonalmente che raffigura, nella parte superiore, uno scudo e spada in campo bianco; e un bastone in campo celeste, nella parte inferiore. L’arma indica chiaramente che il rione era abitato da popolazione dedita alla guerra e alla pastorizia.